SEMESTRE ALL'ESTERO IN USA: <br>L'ESPERIENZA DA SOGNO DI VIOLA

SEMESTRE ALL'ESTERO IN USA:
L'ESPERIENZA DA SOGNO DI VIOLA

Semestre all'Estero in USA: Intervista a Viola, exchange student in Arizona

Se state pensando di partire per un semestre o per l'anno all'estero in USA, sarete curiosi di scoprire come si è trovata Viola in Arizona con la sua nuova routine americana! Gli Stati Uniti sono la meta perfetta per un semestre o anno all'estero: cultura, sistema scolastico, cucina e tradizioni diverse. Una vera full immersion linguistica e culturale alla scoperta di una meta tanto famosa quanto piena di sorprese. Scopriamo insieme come Viola ha vissuto questo emozionante periodo di studio fuori dall'Italia.

  • Come ti chiami, dove ti trovi al momento e per quanto resterai?

Sono Viola e attualmente mi trovo in Arizona, negli Stati Uniti! Ho deciso di partire per il semestre all’estero e rimarrò qua fino al 26 dicembre.

  • Perché proprio gli USA?

Avevo già viaggiato in America precedentemente e mi aveva affascinato tantissimo, tanto da voler provare lo stile di vita americano e immergermi a pieno in questa nuova cultura, totalmente diversa e opposta da ciò a cui sono abituata in Italia.

  • Rispetto alla tua idea prima della partenza, quali aspetti hai trovato uguali e quali diversi?

In realtà, prima di partire non sapevo bene cosa aspettarmi e sono state le piccole cose a farmi capire quanto lo stile di vita americano sia diverso dal nostro, ad esempio: rimango sempre stupita quando io e la mia host family andiamo a cena fuori e non finiscono quasi mai i patti che scelgono, ma portano a casa gli avanzi per mangiarli nei giorni seguenti. Oppure, quando usciamo di casa, ognuno si porta sempre dietro una bottiglia d’acqua…sempre! Anche il frigorifero americano è diverso, è sempre pieno di ghiaccio, non manca mai! Quindi, per riassumere…è l’insieme di piccoli aspetti come questi che mi ha fatto comprendere le differenze nello stile di vita italiano e americano. C’è da dire però, che ho trovato moltissima somiglianza con ciò che viene mostrato nei film americani …molti stereotipi e credenze le ho trovate verissime, almeno qua in Arizona!

  • Come ti sentivi prima della partenza? Eri emozionata, nervosa o entrambi?

Si assolutamente, sia emozionata che nervosa! Ero emozionatissima all’idea di conoscere la mia famiglia ospitante e di vedere la mia nuova casa americana, ma anche un po’ nervosa, perché quando parti per un’esperienza del genere devi farcela da sola, ambientarti in un posto nuovo lontano dalla tua famiglia italiana. Devo dire però, che la curiosità di scoprire e vivere la mia nuova vita era talmente forte che hanno prevalso le emozioni positive!

  • Come ti sei ambientata e come ti trovi? Hai avuto qualche difficoltà all’inizio? Se si, come l’hai superata?

Devo dire che sono stata molto fortunata, già dai primi momenti insieme la mia host family è stata inclusiva e disponibile con me, mi sono sentita subito parte della famiglia! La mia host sister ha la mia stessa età, e questo mi è stato di grande aiuto in quanto grazie a lei ho conosciuto molte persone e fatto le mie prime amicizie americane. Il rapporto che si è creato fra me, la mia mamma e sorella ospitante è talmente forte che le differenze riguardanti la vita quotidiana sono passate in secondo piano, perché grazie al loro supporto, mi sono abituata a questa nuova vita in poco tempo e ho affrontato i cambiamenti in maniera positiva

  • Durante questa esperienza, hai scoperto nuovi cibi e sapori che ti hanno entusiasmata?

Il cibo messicano qua in Arizona è davvero popolare, in quanto siamo molto vicini allo stato del New Mexico! Ci sono tantissimi ristoranti, fast-food e take-away che propongono cibo messicano, ma in generale anche le famiglie cucinano spesso messicano a casa. Per esempio, la mia host mum prepara dei tacos buonissimi! Ho provato anche tantissimi fast food e take-away di ogni tipo, come ad esempio In-N-Out Burger, una catena di hamburger davvero famosa qua nella West Coast, i tipici donuts americani e i corn dog! In più, sempre insieme alla mia famiglia ospitante, ho cucinato loro dei tipici piatti italiani, come il tiramisù, e mi sono divertita molto a condividere con loro parte della mia tradizione italiana.

  • Quali materie stai studiando a scuola e in generale che differenza hai riscontrato rispetto alla scuola in Italia?

La scuola qua in America è molto diversa da quella in Italia, a partire dal fatto che sono gli studenti e non i professori a cambiare classe ogni ora, e questo fa sì che ognuno abbia compagni diversi per ogni materia. La mia giornata scolastica si compone di 6 ore; alcune materie sono obbligatorie, come inglese, storia, governo americano e matematica. Fra le materie che ho scelto ci sono: anatomia, che mi sta appassionando moltissimo visto l’approccio pratico in classe; teatro, che mi aveva da sempre incuriosito e finalmente ho avuto modo di provarlo! Ultima ma non per importanza, yoga: non avrei mai potuto provare una materia del genere in Italia, in quanto non esiste…non credevo, ma mi piace veramente molto!

  • La tua scuola organizza il Prom? Hai partecipato? Se si, raccontaci la preparazione e com’è andata!

La mia scuola organizza il Prom nel secondo semestre, quindi non ne prenderò parte, ma di simile viene organizzato l’Home Coming, il ballo per l’inizio dell’anno scolastico. Il tema di quest’anno era Black Out, il che significava avere un dress code nero. È stato molto divertente, hanno decorato la sala da ballo della scuola a tema galassia, spazio e stelle…l’atmosfera era magica e ho vissuto una festa in vero stile americano.

  • Quali sport sono più sentiti nella tua scuola? Tu pratichi sport? Hai assistito a qualche partita? Raccontaci la tua esperienza.

Io ho fatto parte della squadra di nuoto e praticare questo sport mi ha permesso di conoscere amici meravigliosi che sin da subito mi hanno fatto sentire parte della squadra. Ho avuto la possibilità, oltre ad allenarmi, di gareggiare nelle competizioni. Il nuoto nella mia scuola è uno sport autunnale, questo significa che parte da inizio anno e finisce a ottobre; una particolarità che porterò sempre nel cuore legata agli sport è la “Senior Night”, ovvero una serata in cui a noi ragazzi “senior” (cioè dell’ultimo anno), ci viene consegnato dai nostri compagni di squadra, un poster con delle dediche e dei fiori. È stato bellissimo, ho ricevuto delle dediche che non mi scorderò mai.

Inoltre, la mia host sister è una cheerleader ed ho assistito a delle sue gare di cheerleading: questo sport tipico americano mi aveva sempre incuriosito, e finalmente ho avuto l’opportunità di poter assistere dal vivo a delle competizioni di cheerleading.

Lo sport più seguito qui è il Football Americano, che ho scoperto essere uno sport estremamente divertente da guardare! Ho assistito molte volte a partite di football dei miei compagni e ciò che mi ha veramente colpita è il fatto che il tifo sia quasi più importante della partita stessa! Le cheerleader preparano coreografie apposite, le ragazze pon-pon ballano e si incitano gli studenti a fare il tifo per la propria squadra…è veramente lo sport più sentito!

  • Quale consiglio daresti a un ragazzo che sta pensando di partire per l’anno scolastico all’estero?

A chi sta pensando di partire per un semestre o anno all’estero consiglio veramente di fare questa esperienza, che è unica e succede una sola volta nella vita. Nonostante ci siano difficoltà e cambiamenti da affrontare, ci si mette alla prova e ne vale la pena perché si creano nuovi legami e amicizie, si scopre una nuova cultura e ci diamo un’occasione unica nel suo genere che dobbiamo sfruttare!

Giovedì 04 gennaio 2024

SEMESTRE ALL'ESTERO IN USA: <br>L'ESPERIENZA DA SOGNO DI VIOLA

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